Indice dei contenuti
- Quando iniziare a praticare yoga in gravidanza in tutta sicurezza 🧘♀️
- I benefici fisici dello yoga in gravidanza per la mamma 🤰
- I benefici emotivi e mentali dello yoga in gravidanza 🧘♀️
- Yoga in gravidanza e connessione mamma-bambino 🤱
- Posizioni consigliate (e quelle da evitare) per lo yoga in gravidanza 🚫
- Yoga in gravidanza e preparazione al parto 💪
- Lo yoga in gravidanza è un gesto d’amore per te e per il piccolo 🧡
Praticare yoga in gravidanza significa dedicare tempo e ascolto a te stessa e al tuo bimbo, instaurando un dialogo silenzioso che porta benefici fisici, emotivi e mentali.
In questo articolo vedremo insieme come integrare lo yoga nel percorso prenatale, quali esercizi scegliere e quando farlo, per trarre il massimo vantaggio in ogni fase della gravidanza.
Seguendo i consigli giusti, dunque, potrai migliorare la postura, aumentare l’ossigenazione, ridurre stress e ansia. Ma soprattutto riuscirai a prepararti in modo naturale al momento del parto.
Quando iniziare a praticare yoga in gravidanza in tutta sicurezza 🧘♀️
Quali sono i benefici dello yoga in gravidanza? Analizziamo separatamente i vantaggi per la mamma e per il bimbo. Ecco i benefici per la mamma.
- Aumento della flessibilità: durante la gravidanza i legamenti si rilassano e lo yoga aiuta a gestire questo cambiamento senza stress eccessivo sulle articolazioni.
- Migliore postura: le posizioni corrette sostengono la colonna vertebrale e riducono il carico sulla zona lombare.
- Maggiore consapevolezza corporea: imparando a coordinare respiro e movimento svilupperai un controllo posturale che ti accompagnerà anche dopo il parto.
Passiamo adesso ai benefici per il bimbo.
- Ossigenazione potenziata: la respirazione profonda favorisce il passaggio di ossigeno attraverso la placenta.
- Ambiente uterino più rilassato: le onde trasmesse dal tuo respiro calmo e dalle piccole variazioni di pressione favoriscono il benessere fetale.
- Stimolazione sensoriale: il rilassamento guidato e le visualizzazioni creano un ambiente armonioso per la crescita del piccolo.
Per ottenere il massimo dal tuo percorso di yoga in gravidanza occorre individuare il momento giusto per iniziare e modulare la pratica in base alle trasformazioni del tuo corpo.
Il periodo migliore per iniziare: perché dopo il primo trimestre
Dopo le prime dodici settimane l’organismo si è adattato al rialzo ormonale e diminuisce il rischio di complicazioni. Cominciare in questa fase, inoltre, ti permette di “riscaldare” i muscoli e rafforzare le articolazioni prima che il pancione diventi più ingombrante.
Una pratica moderata, in ogni caso, stimola la circolazione sanguigna e linfatica, contrastando efficacemente la ritenzione idrica e le sensazioni di pesantezza.
Nel secondo trimestre, in particolar modo, il pancione si definisce. Prediligi asana sedute o in posizione laterale (ad esempio Side-lying Sukhasana), riduci torsioni e back-bend profondi. Mantieni ogni posizione per 5-7 respiri lenti, ascoltando costantemente il tuo corpo.
Nel terzo trimestre, poi, concentra la sessione su respirazione profonda, rilassamento e apertura del bacino (per esempio Malasana con supporto). Ogni asana può essere tenuta per 3-5 respiri, alternati a momenti di pausa in posizione seduta o sdraiata su un fianco con sostegni.
I benefici fisici dello yoga in gravidanza per la mamma 🤰
Lo yoga in gravidanza è una palestra dolce che accompagna ogni tessuto del tuo corpo, aiutandoti a prevenire i disturbi più comuni. Nelle prossime sezioni esaminiamo tutti i principali benefici che puoi riscontrare.
Migliora la postura e previene dolori a schiena e gambe
L’allineamento corretto tra bacino e colonna vertebrale riduce la pressione sulle vertebre lombari.
Esercizi come Bhujangasana modificata (cobra leggero), con attenzione al sollevamento controllato, rinforzano i muscoli paravertebrali. Le micro-estensioni pelviche, invece, tengono tonici glutei e quadricipiti, alleviando la sensazione di gambe stanche.
Favorisce la respirazione profonda e l’ossigenazione
Attraverso il respiro Ujjayi, ovvero inspirazione ed espirazione lente e controllate, potrai avere stabilità anche durante le contrazioni. Aumenterà il flusso di ossigeno per cervello e cuore e si stabilizzerà la pressione arteriosa.
Aiuta la digestione e la circolazione sanguigna
Posizioni in lieve torsione, come Marichyasana modificata, massaggiano delicatamente gli organi interni favorendo il transito intestinale.
Allo stesso modo, asana semi-invertite (per esempio Viparita Karani con gambe sollevate su un supporto) stimolano il ritorno venoso, evitando gonfiori a livello di piedi e caviglie.
Riduce la tensione muscolare e allevia i disturbi del sonno
Sequenze fluide e scorrevoli sciolgono i nodi di tensione nel collo, nelle spalle e nella zona lombare. Concludere ogni pratica con una variante di Savasana, sdraiata su un fianco con cuscini di sostegno, è un toccasana per un rilassamento profondo e prepara il corpo a un riposo rigenerante.
Integrando brevi sessioni di yoga nidra potrai inoltre potenziare i livelli di serotonina, beneficiando di un umore più stabile e un sonno di qualità superiore.
I benefici emotivi e mentali dello yoga in gravidanza 🧘♀️
Lo yoga in gravidanza agisce sulla mente e sulle emozioni, nell’ottica di avere la calma necessaria per questo periodo ricco di cambiamenti. Tra poco vedremo come integrare pratiche e tecniche per vivere con serenità ogni fase della gestazione.
L’armonia con il proprio corpo e con il bambino
Praticare yoga in gravidanza quotidianamente, anche solo per 10-15 minuti, è un ottimo modo per ascoltarsi. In questi momenti di silenzio impari a riconoscere le prime contrazioni, distinguendo quelle preparatorie da eventuali segnali d’allarme.
Cresce inoltre la consapevolezza del battito del cuore del bimbo e la routine rafforza il legame emotivo. Pertanto ogni respiro diventa un ponte tra te e lui.
Il respiro controllato e le asana rilassanti stimolano il sistema nervoso parasimpatico, abbassando i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e aumentando la produzione di endorfine.
- Dormirai più profondamente, con meno risvegli notturni legati a crampi o ansia.
- Affronterai le fluttuazioni ormonali con maggiore equilibrio, riducendo irritabilità, tristezza e sbalzi di umore.
- Svilupperai un atteggiamento mentale propositivo verso la gravidanza, trasformando paure e dubbi in fiducia.
Per trarre il massimo da questi effetti, quindi, integra brevi sequenze serali come Balasana con braccia allungate, seguite da 5 minuti di respirazione diaframmatica a occhi chiusi.
Tecniche di rilassamento e meditazione
- Body scan guidato: Sdraiata su un fianco, concentra l’attenzione su ogni parte del corpo. Inizia dai piedi, risali lentamente fino alla testa e “sciogli” mentalmente ogni tensione. Questo esercizio calma la mente e porta sollievo ai muscoli affaticati.
- Visualizzazioni guidate: Siedi in Sukhasana supportata, chiudi gli occhi e immagina un luogo di pace, come una spiaggia al tramonto, un prato fiorito o una stanza illuminata dalla luce dorata. Visualizza il tuo pancione, il bimbo che cresce e immagina il vostro incontro sereno. Ripeti mentalmente frasi positive come “Ogni respiro nutre il mio bambino”.
- Meditazione del sorriso interiore: Inspira con le mani sul cuore, pensando a una sensazione di calore e benessere che esplode nel petto. Poi espira lasciando andare ansie e timori. Ripeti 10 volte e senti il sorriso interiore che fiorisce.
La respirazione diaframmatica è la tua alleata durante ogni fastidio, dalle contrazioni lievi alle tensioni muscolari. Inspira contando fino a quattro, espandi la pancia e senti il diaframma abbassarsi.
Successivamente trattieni per due tempi, osservando le sensazioni che emergono. Infine espira lentamente in sei tempi, immaginando di “spingere” fuori lo stress.
Questa tecnica, da praticare seduta o sdraiata su un lato, ti aiuterà a mantenere calma e concentrazione anche quando il corpo chiede riposo o sollievo.
Yoga in gravidanza e connessione mamma-bambino 🤱
Lo yoga in gravidanza trasforma la pratica in un momento di comunicazione non verbale, un’occasione per instaurare un legame ancora più profondo con il tuo piccolo.
Ogni oscillazione del bacino e ogni micro-apertura delle anche produce onde delicate che il feto percepisce come carezze.
Quindi dedica 3-5 minuti all’inizio e alla fine di ogni sessione ai movimenti circolari del bacino. Esegui variazioni leggere di Cat-Cow (Marjaryasana-Bitilasana) modulando il ritmo in base al tuo respiro.
Questi stimoli migliorano la stabilità muscolare del feto e favoriscono un sonno più regolare.
Proseguendo con le pratiche consigliate, posiziona le mani sul pancione in queste posizioni.
- Sukhasana o Easy Pose: consente un contatto diretto favorendo il rilascio di ossitocina.
- Balasana modificata: porta il petto verso le cosce e lascia che le mani avvolgano dolcemente la pancia.
La gestualità, unita a un pensiero positivo e a un’intenzione consapevole (“Sto inviando al mio bambino pace e luce”), perciò, amplifica il legame affettivo.
Passiamo poi alle visualizzazioni guidate per rafforzare il legame con il piccolo. Immagina un sottile filo di luce che collega il tuo cuore al suo, portando energia e calore a entrambi.
Visualizza infine un luogo protetto dentro di te, dove il bimbo cresce in serenità. Ogni volta che inspiri, “soffi” energia positiva in questo spazio. Ad ogni espirazione, invece, rimuovi le tensioni e le paure.
Posizioni consigliate (e quelle da evitare) per lo yoga in gravidanza 🚫
La scelta delle asana giuste è fondamentale per praticare yoga in gravidanza in totale sicurezza e trarre il massimo beneficio. Ecco alcuni esempi di posizioni sicure.
- Tadasana (Montagna): inizia la pratica radicando i piedi al suolo, percepisci il peso equamente distribuito, allinea colonna, spalle e capo. Mantieni per 5 respiri.
- Virabhadrasana II modificata (Guerriero II): gambe più larghe del bacino, ginocchia allineate, braccia parallele. Rafforzi le gambe e apri il torace, mantenendo ogni lato per 5-7 respiri.
- Baddha Konasana (Farfalla): seduta con le piante dei piedi a contatto e le ginocchia verso il basso (utilizza cuscini se necessario).
Ci sono invece alcune posizioni da evitare in base al trimestre e alle condizioni individuali. Ad esempio le torsioni strette (Ardha Matsyendrasana profonda) possono comprimere l’utero e ridurre il flusso di sangue. Sostituiscile con torsioni leggere, mantenendo il busto di fronte alle gambe.
Backbend intensi (Full Urdhva Dhanurasana) sovraccaricano la colonna vertebrale e richiedono grande apertura delle spalle. Preferisci backbend dolci come Setu Bandha Sarvangasana con supporto.
Asana invertite prolungate (Sirsasana, Salamba Sarvangasana) possono aumentare la pressione cranica e uterina. Se già praticavi inversioni, mantienile brevi (meno di 10 secondi).
Ad ogni modo, se avverti dolore, senso di vertigine o difficoltà respiratoria, torna immediatamente a una posizione neutra, come Savasana sul fianco. Respira profondamente, osserva le sensazioni e riprendi solo quando ti senti pronta.
Ricorda che il mantra dello yoga in gravidanza è “prima di tutto non nuocere”. La pratica deve essere un alleato anziché una fonte di stress.
Yoga in gravidanza e preparazione al parto 💪
Integrare lo yoga in gravidanza nella tua preparazione al parto significa dotarti di strumenti concreti per affrontare travaglio e nascita con maggior serenità.
Le tecniche di respiro lento, come il respiro Ujjayi, infatti stimolano il riflesso che abbassa ritmo cardiaco e tensione muscolare. Durante ogni contrazione, quindi, inspira contando fino a quattro, trattieni per due tempi, poi espira dolcemente in sei tempi.
Il focus sul respiro e sulle sensazioni corporee, inoltre, sposta l’attenzione dal dolore al movimento del diaframma, interrompendo il circolo di tensione-paura-dolore.
Tecniche di visualizzazione e respiro per affrontare travaglio e parto
- Fiore che sboccia: Siediti comoda con le mani sotto il pancione. Immagina la cervice come un bocciolo protetto. Ad ogni respiro visualizza i petali che si schiudono dolcemente e quando espiri accogli il senso di apertura senza forzare. Ripeti per 10-12 cicli respiratori prima di ogni fase di contrazione.
- Respiro “a onde”: Inspira contando fino a quattro, trattieni due tempi, poi espira in sei tempi. Questa forma di pranayama favorisce il rilascio delle endorfine e mantiene costante l’ossigenazione della muscolatura uterina. Applica il ritmo anche durante le camminate lente in travaglio per sostenere il movimento discendente del bambino.
Posizioni dinamiche per facilitare il travaglio
- Squat sostenuto (Malasana): Piedi alla larghezza delle anche, talloni su un rialzo (se necessario). Mantieni la posizione per 1-2 minuti respirando profondamente. Aiuta l’allineamento del bimbo nell’osso pubico e apre il bacino.
- Camminata in quadrupedia (Cat-Cow): In posizione quadrupedica alterna l’inarcamento e l’affondamento della schiena con il respiro. Favorisce l’arretramento del sacro, ampliando lo spazio per la discesa del bimbo.
- Pendolo del bacino: In piedi, mani appoggiate a una sedia, esegui oscillazioni orizzontali lente. Aiuta il rimodellamento del pavimento pelvico e rilassa i muscoli perineali.
Lavorare sul pavimento pelvico con consapevolezza
- Mula Bandha (chiusura della radice): Contrai delicatamente i muscoli del pavimento pelvico (come per trattenere un piccolo flusso), mantieni per 3-5 secondi poi rilascia lentamente. Ripeti 8-10 volte (2 volte al giorno).
- Kegel con respiro coordinato: Inspira, contrai, trattieni la contrazione per due respiri poi espira rilasciando. Rinforzi la muscolatura profonda e migliori il controllo volontario durante la spinta in travaglio.
Sequenza di preparazione consigliata per lo yoga in gravidanza (30-40 minuti)
Riscaldamento dolce (5 min):
- Respirazione diaframmatica da seduta.
- Oscillazioni pelviche in quadrupedia.
Fase centrale dinamica (20 min):
- 3 squat sostenuti (Malasana) da 1 min ciascuno.
- 5 cicli di Cat-Cow con 5 respiri lenti.
- 2 serie di Mula Bandha con 10 ripetizioni.
Rilassamento e visualizzazione (10-15 min):
- Savasana sul fianco con cuscini.
- Visualizzazione “fiore che sboccia” per 8-10 cicli respiratori.
- Meditazione del sorriso interiore con mani sul cuore.
Lo yoga in gravidanza è un gesto d’amore per te e per il piccolo 🧡
Lo yoga in gravidanza è un rituale di cura, ascolto e nutrimento emotivo. Scegli uno spazio tranquillo, diffondi un aroma delicato (lavanda o camomilla) e indossa abiti comodi
Al termine di ogni pratica, dunque, annota pensieri, emozioni e cambiamenti fisici. Anche 5 minuti di respirazione profonda, fronte al pancione, sono un regalo d’amore che consolida l’abitudine e rappresenta un’oasi di pace. Puoi decidere di partecipare a lezioni di gruppo o scambiare esperienze con altre future mamme.
Dedica almeno tre volte a settimana a una sessione di 30-40 minuti seguendo la sequenza proposta. Passo dopo passo, quindi, il tuo corpo si rafforzerà e il tuo piccolo crescerà in un ambiente fatto di serenità e amore.
Se vuoi ulteriori consigli per questo periodo speciale, leggi il nostro articolo sull’alimentazione durante la dolce attesa.
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